Il Comitato di Catania ha sede in Via Etnea n. 353, Catania, e ad esso afferiscono le seguenti Unità territoriali CRI:

  • Biancavilla;
  • Bronte;
  • Maletto;
  • Paternò;
  • Randazzo;
  • Sant’Agata Li Battiati.

Il Comitato di Catania può contare un numero complessivo di 939 soci impegnati nelle diversificate attività del territorio. L’associazione di Croce Rossa Italiana era attiva nel territorio della provincia di Catania già dal 1939 e ha prestato servizio anche durante la seconda guerra mondiale. Il personale impiegato faceva parte delle componenti militaristiche di C.R.I.: il corpo militare e quello delle
infermiere volontarie, impegnate nel supporto logistico e sanitario alla popolazione colpita dalla
guerra.
Tra il 1969 e il 1970 risale la nascita delle due componenti volontaristiche non militarizzate della Croce Rossa italiana: il Gruppo dei Pionieri vede il suo esordio a settembre 1969 e successivamente nel dicembre del 1970 prende vita anche il Corpo nazionale dei Volontari del Soccorso. Le attività che vedevano impegnate le due componenti erano di carattere sanitario e socioassistenziale, e miravano soprattutto a fronteggiare eventi di calamità naturale quali terremoti e eruzioni sia livello locale che nazionale. Queste stesse attività che, attraverso un percorso fatto di impegno e professionalità, hanno permesso alla C.R.I. di raggiungere gli standard di qualità ed affidabilità che oggi contraddistinguono l’associazione. Attualmente, il Comitato di Catania, è impegnato in diversi ambiti: attività di assistenza sanitaria alla popolazione; attività di supporto e inclusione sociale, assitenza umanitaria ai migranti, attività di risposta alle emergenze, formazione specializzata (diritto umanitario internazionale, campagne di prevenzione, corsi qualificati su tematiche medico sanitarie, Reparto di Sanità Pubblica).
Il Comitato di Catania da più di trent’anni è impegnato quotidianamente nel fornire risposte
adeguate ai bisogni della popolazione: alcune attività sono a carattere continuativo, o con
cadenza periodica, ed una strutturazione più regolare, altre invece, soprattutto quelle che
rientrano nel settore emergenziale, richiedono una rapida organizzazione e pianificazione.